Uno dei capi d’abbigliamento più amato al mondo da generazioni, sono loro: i jeans. Preferiti da grandi e piccoli, i jeans sono un indumento che non può assolutamente mancare nell’armadio di nessuno, per la loro praticità e per i tantissimi stili in cui essi si possono trovare sul mercato. Che siano eleganti o casual, con i brillantini o semplici, questo pantalone è un’icona intramontabile della moda.
Le origini dei jeans.
Come ogni capo d’abbigliamento, anche i jeans hanno la loro storia. Essi sono stati creati nel 1973, da Jacob Davis e a Levi Strauss, come un indumento per i lavoratori del Far West americano. Inizialmente creati con tessuti scomodi e poco resistenti, Strauss decise di sostituirli con il denim, un tessuto molto più robusto e con il quale i jeans vengono realizzati tutt’ora.
L’evoluzione dei jeans durante il XX secolo.
Per buona parte del XX secolo, i jeans sono stati legati al mondo del lavoro. Durante gli anni ’50, hanno subito una svolta quando icone del cinema hollywoodiano del periodo, come James Dean e Marlon Brando, hanno iniziato a fare sfoggio dei jeans. Questa crescente popolarità ha fatto di questo capo d’abbigliamento un simbolo di ribellione giovanile oltre che di moda, visto che sono stati adottati da diversi movimenti culturali dell’epoca.
L’entrata nella moda internazionale.
Durante gli anni ’70 e ’80, i jeans iniziano a mostrarsi con diversi stili, come quelli a zampa d’elefante e quelli scoloriti. Negli anni ’90, si diffusero ulteriori stili come i jeans strappati e quelli a vita alta e agli inizi del 2000 si diffonde la moda dei jeans a vita bassa. Oggi, sono disponibili in una vasta gamma di modelli, adattabili a ogni gusto ed occasione.
Le tendenze del 2024.
Nel 2024, i jeans si reinventano con stili audaci e sostenibili, abbracciando la moda con un bel tocco di nostalgia e d’innovazione. I jeans a zampa d’elefante, ad esempio, sono tornati ad essere di gran moda con il loro spirito degli anni ’70. I modelli oversize, invece, offrono comfort e un look casual. Jeans sfrangiati, strappati e larghi continuano a dominare la scena della moda per dei look più sbarazzini, mentre i classici jeans a gamba dritta rimangono un must-have per la loro versatilità senza tempo.
Le iniziative per una moda più sostenibile.
La Produzione di Jeans e l’Impatto Ambientale.La sostenibilità è un tema cruciale nel mondo della moda, e i jeans non fanno eccezione. La loro prodizione ha un impatto significativo sull’ambiente. Secondo alcuni studi, la produzione di un paio di jeans può generare circa 34 kg di CO2 e consumare moltissima acqua, oltre che richiedere vasti ettari di terreno. Per questa ragione, tutte le più grandi aziende di produzione stanno adottando misure eco-sostenibili per realizzare questo capo d’abbigliamento, per cercare di ridurre il più possibile i danni che vengono fatti ogni giorno all’ambiente.
Un esempio, è la Lev’s. Da alcuni anni, infatti, la più nota casa di produzione di capi d’abbigliamento ha deciso di ricorrere all’uso del denim riciclato o di fibre realizzate con materiali biodegradabili. Con piani ben precisi, l’azienda ha comunicato il suo impegno nel raggiungimento delle zero emissioni di gas serra entro il 2050 e di implementare il 100% di energia rinnovabile nelle sue strutture di proprietà e di gestione entro il prossimo anno.